❌ LA FESTA DEL LAVORO MALEDETTO

[Intro]

In questa terra di sole e sudore,
Dove il lavoro è sacro ma un dolore,
Vite spezzate nel silenzio,
Mondo che ignora il triste addio.

[Strofa 1]

Nel giorno del lavoro, cuori si stringono,
Per chi ha perso la vita tra i cantieri,
Fabbriche e cantieri diventan tumuli,
Di chi sperava giorni più sereni.

[Strofa 2]

Sotto il peso di sogni infranti,
Famiglie piangono il destino crudele,
E mentre si celebra il duro mestiere,
Il dolore non fa sconti, non ha pietà.

[Ritornello]

Ma chi ascolta i sussurri del vento,
Di chi non ha voce in parlamento?
Lavoratori caduti, ignorati nel tempo,
La festa del lavoro ha un triste lamento.

[Strofa 3]

E intanto in parlamento, spettacolo da circo,
Dove pagliacci siedono in un elenco,
Promesse vuote, parole senza senso,
Mentre il popolo soffre, loro ridono al vento.

[Strofa 4]

Nelle sale del potere, si gioca a fare i re,
Ma le marionette ballano al loro piacere,
Leggi scritte a matita, facilmente cancellabili,
Perché il popolo è solo un dettaglio trascurabile.

[Ritornello]

E chi li ferma, questi clown arroganti,
Che governan con gesti più che con i fatti?
Promesse di cambiamento, ma solo inganni,
La politica è un circo, dove i veri attori son lontani.

[Outro]

In questa festa del lavoro, unisce il dolore,
Di chi non ha voce, né speranza nel cuore,
Ma forse un giorno, il vento cambierà,
E il lavoro sarà un diritto, non più un'ingiustizia da piangere.

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