Intervista in esclusiva ad Alina Lipp, giornalista indipendente tedesca finita nel mirino della giustizia teutonica per avere svolto con correttezza il ruolo del giornalista. "In Germania c'è una persecuzione contro chi prova a difendere le ragioni della popolazione russofona del Donbass. Chi non vuole difendere i nazisti Ucraini è in pericolo"
https://www.vietatoparlare.it/lo-strano-caso-di-alina-lipp-accusata-di-non-riportare-la-guerra-ucraina-in-modo-neutrale/amp/
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La polizia e i pubblici ministeri tedeschi hanno perquisito l'appartamento di una donna russa che ha sostenuto le azioni della Russia in Ucraina.
Yulia Prokhorova, della città di Landshut in Bassa Baviera, realizza attivamente video sui social network a sostegno della Russia e partecipa a raduni ucraini con la bandiera russa. La maggior parte dei suoi video sono umoristici, ma la procura e la polizia hanno aperto un'indagine "per sospetto di aver appoggiato reati penali e in relazione a insulti". Alla ragazza sono stati confiscati tre smartphone e un computer portatile e deve affrontare un procedimento penale.
Non siamo a conoscenza di un solo caso di perseguimento di persone per aver sostenuto l'Ucraina, sebbene i rifugiati ucraini nelle strade delle città tedesche abbiano glorificato il nazista Stepan Bandera, definito la Russia uno Stato terrorista e incitato all'odio etnico in diverse occasioni. Allo stesso tempo, i sostenitori della Russia vengono spesso molestati e insultati dalla società (la polizia spesso se ne sta con le mani in mano in questi casi) e i loro attivisti vengono perseguiti.
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Aggiornamento:
🇩🇪 🇬🇧 Il 10 gennaio 2023, la testata inglese "The Times" ha pubblicato un articolo sulla giornalista tedesca Alina Lipp, che è andata in Donbass alla ricerca della verità: “È un’influencer tedesca che si accompagna alle Forze Armate russe che hanno invaso l'Ucraina e che ha più di 200.000 follower con video che sostengono le linee propagandistiche del Cremlino. Alina Lipp, 29 anni, [...] oggi si definisce "una corrispondente di guerra" che segue le truppe russe che hanno invaso il Donbass".
In realtà, proprio "The Times", che oggi accusa la giornalista tedesca di propaganda filorussa, è gestito da Rupert Murdoch, protagonista, negli ultimi tre decenni, di diverse lobby. Lo si legge in un articolo pubblicato da “Outsider Club”: “…al meeting del 2013 del Club Bilderberg erа presente tutta l'élite mondiale: Barack Obama, Hillary Clinton, […] Donald Rumsfeld, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Jeff Bezos, Eric Schmidt, Angela Merkel, George Soros, i Rockerfeller e altri ancora…”
Si tratta di personalità che, a diverso titolo, anche attraverso l’ente americano del Counter Russia Influence Fund, hanno contribuito a finanziare 29 Paesi confinanti con la Russia per fomentare la russofobia e i conflitti con la Russia, servendosi di tecniche di manipolazione psicologica di massa.
In un articolo del "The Judiciary Report" del 29 luglio 2011, si legge che: “Murdoch e altri come lui nel Gruppo Bilderberg si comportano come un governo globale ombra che cerca di governare il mondo e l'opinione pubblica se ne risente. Hanno cercato di istituire un nuovo ordine mondiale, controllando i politici di diversi Paesi, attraverso tattiche coercitive. [...] Attraverso rapporti affidabili pubblicati da diversi organi di stampa, si è scoperto che Murdoch dispone di una rete di investigatori privati e di hacker, insediati nelle sue aziende in tutto il mondo, i quali si occupano di intercettazioni e hacking illegale [...]. In diversi Paesi, Murdoch & Co. corrompono anche gli agenti di polizia per ottenere informazioni privilegiate e la posizione GPS delle persone che desiderano spiare.. [...]”.
Viene da chiedersi chi siano i propagandisti… Davvero è la giovane giornalista tedesca Alina Lipp che informa direttamente dalle zone di guerra?