First published at 05:13 UTC on April 12th, 2024.
📍 Ciò che offende più di ogni altra cosa l'amor proprio dell'essere umano è il fatto che, con tutta l'importanza che egli dà a se stesso, il divenire dell'universo sia del tutto indifferente alla sua sorte.
L'uomo, notando c…
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📍 Ciò che offende più di ogni altra cosa l'amor proprio dell'essere umano è il fatto che, con tutta l'importanza che egli dà a se stesso, il divenire dell'universo sia del tutto indifferente alla sua sorte.
L'uomo, notando che nella vicenda dell'universo prevale l'assenza di significato, teme che - già soltanto per banali ragioni di ordine quantitativo - i suoi sforzi per dare ad essa un significato possano essere votati alla sconfitta.
Questo timore genera una sorta di coazione mentale che porta a immaginare in tutto ciò che accade un significato recondito. La velocità con cui lo spirito umano si trasforma e l'uomo trasforma l'ambiente in qualcosa di completamente diverso da ciò che esisteva fino a ieri è talmente vertiginosa che, in confronto, l'evoluzione filogenetica è praticamente immobile.
L'anima umana è rimasta sostanzialmente la stessa da quando è sorta la civiltà. Come meravigliarsi, dunque, se la civiltà esige dall'anima umana delle pretese che essa non è in grado di soddisfare?
L'uomo è soltanto un effimero anello nella catena delle forme viventi. Ci sono buone ragioni per pensare che egli sia soltanto un gradino nella scala che porterà a un essere realmente umano.
La grande armonia della creazione vivente include necessariamente un gran numero di dissonanze, che il nostro orecchio è abituato a "non udire", che noi cerchiamo di rimuovere, cioè di allontanare dalla nostra coscienza.
La più terribile di queste dissonanze è la necessità di uccidere, che non riguarda soltanto gli animali da preda, ma l'uomo stesso.
Se dovessi credere che un "Dio" onnipotente ha creato intenzionalmente l'uomo attuale, così come è rappresentato dall'esponente medio della nostra specie, allora sì che dubiterei dell'esistenza di Dio. Se questo essere, che spesso nelle sue azioni collettive è non solo così malvagio ma anche così sciocco, dovesse essere costituito a immagine e somiglianza di Dio, sarei costretto a dire: "Quale misero Dio!".
Che ne sarà del genere umano?
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