First published at 10:08 UTC on December 27th, 2022.
Puntata del 28/07/2011. E’ il 2 agosto del 1980. Ore 10.25. Alla stazione centrale di Bologna, mentre una folla di viaggiatori si appresta a partire, esplode un ordigno nascosto all’interno di una valigia. Una bomba di 23 Kg di esplosivo causa la mo…
MORE
Puntata del 28/07/2011. E’ il 2 agosto del 1980. Ore 10.25. Alla stazione centrale di Bologna, mentre una folla di viaggiatori si appresta a partire, esplode un ordigno nascosto all’interno di una valigia. Una bomba di 23 Kg di esplosivo causa la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200, in un attentato che resta il più grave nel nostro Paese dal dopoguerra.
Giovanni Minoli, a 31 anni da allora, ricostruisce attraverso interviste esclusive, l’attentato italiano più tragico e sanguinoso della storia d’Italia, che lascia interrogativi ancora aperti, su quello che è davvero successo quel sabato d’agosto a Bologna. Pur essendo state emesse le condanne a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, e successivamente a Luigi Ciavardini, condannato con sentenza definitiva l’11 aprile 2007, e dopo quindici processi, rimangono alcune domande a cui nessuna sentenza ha risposto: che cosa significa esattamente “esecutori materiali”? Qual è stato cioè il ruolo preciso di Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini a Bologna? Qual è stato il movente della strage? Chi ha fornito l’esplosivo?
A La Storia siamo noi parla Stefano Sparti, il figlio del maggior accusatore dei tre indagati nel processo per la strage di Bologna, che smentisce le parole di suo padre Massimo. Ma tra presunte rivendicazioni e smentite, per la magistratura esiste una sola ed unica pista: quella della destra eversiva con a capo Valerio Fioravanti per colpire al cuore Bologna la rossa. E c’è poi la questione del depistaggio delle indagini, la valigia piena di armi ed esplosivo fatta trovare dal SISMI deviato sul treno Taranto-Milano il 13 gennaio 1981, che ha portato alla condanna dell’Ex agente del Sismi, Francesco Pazienza e degli ufficiali Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Ma perché elementi del SISMI hanno volutamente inquinato e depistato le indagini? A cosa serviva, davvero, quel depistaggio? Il programma ricostruisce uno dei grandi misteri italiani, quello intorno alla strage del 2 agosto 1980 quando alle 10.25, nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria, esplode un ordigno contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone e ferendone oltre duecento.
LESS